Dark academia, appuntamento con l'autore, polemica SalTo e altre cose 💙
Bentrovati amici! Non inviavo la newsletter da un po’. In effetti sono stata particolarmente impegnata in questo periodo, ma non mi piace scrivere cose come “scusate l’assenza”, il mondo non gira attorno a
e sento di scrivervi solo in merito a questioni abbastanza rilevanti, quindi eccomi qui ☺️Come alcuni di voi forse sapranno, quest’anno ho creato un gruppo di lettura, #casabluecritics, che per il 2024 sarà dedicato alla narrativa americana. Questo mese leggiamo Dio di illusioni di Donna Tartt e sono stata letteralmente travolta dalla sua estetica. È la mia prima esperienza relativa al genere Dark academia e non posso che consigliarla anche a voi. Elementi caratteristici sono campagne avvolte nella nebbia o sommerse dalla neve, edifici gotici, studenti in divisa con mantelli scuri, gonne a scacchi o blazer in tweed, biblioteche in cui perdersi, il focus sull’antichità classica latina e greca, lo stile di vita dissoluto e licenzioso di rampolli dell’alta società (l’influenza di Bret Easton Ellis è palese). Non è esattamente la mia cup of tea, ma, a mio parere, è un piacevole momento che ogni lettore dovrebbe concedersi almeno una volta nella vita. Per intenderci, sono un po’ le atmosfere del recente film Saltburn (ecco, con qualche eccesso in meno), o per certi versi della serie tv Mercoledì di Burton.
Altro pensiero felice di questo periodo è per me l’incontro con l’autrice Donatella Di Pietrantonio, la quale sta presentando in diverse città il suo L’età fragile. Non l’ho ancora letto, lo punto in libreria da settimane, ma è arrivato decisamente il momento di acquistarlo, ora che è una delle proposte per i candidati al Premio Strega di quest’anno. Provo a pelle una certa simpatia per l’autrice e l’opera, presto saprò dirvi di più. Se siete marchigiani e volete sapere di più sull’incontro con la Di Pietrantonio (sarà presente anche lo scrittore Adelphi Fabio Bacà, siete avvisati), non esitate a contattarmi su Instagram al profilo
.Cos’è questa polemica relativa agli accrediti SalTo? Il Salone del libro di Torino ogni anno prevede un accredito (ingresso gratuito per tutta la durata dell’evento) per giornalisti, bibliotecari, insegnanti e vari addetti ai lavori, compresi i promotori sui social. In quanto a questi ultimi, la novità per il 2024 è che i content creators devono avere una soglia minima di 5000 followers per ottenere l’ingresso gratuito. Credo che la decisione sia in parte sensata, se pensiamo che molte scelte editoriali (in merito a promozione dell’oggetto libro) oggi dipendono dai numeri, il libro è a tutti gli effetti un prodotto pari a abbigliamento, make up ecc., a volte ce ne dimentichiamo. D’altro canto ciò non significa che chi è sotto alla soglia dei 5000 non proponga contenuti di qualità o non meriti l’ingresso al SalTo. Inoltre, i prezzi d’ingresso sono piuttosto accessibili e molti utenti trovano che l’evento di Torino Lingotto sia sopravvalutato. Credo quindi che vada incentivato un approccio accogliente anche nei confronti di idee diverse dalle proprie. Tanto, per chi parteciperà, sarà un momento di festa e di incontro ☺️ io spero di poter salutare molti di voi.
Il lettore vero sta sempre leggendo un libro - o due o tre o dieci - e la novità arriva come un disturbo - talvolta irritante, talvolta gradito, talvolta anche desiderato - all’interno di quella attività ininterrotta.
R. Calasso, “Come ordinare una biblioteca”
A presto,
Anna